Da qualche mese a questa parte in molti Paesi del mondo si sta verificando una significativa tendenza al ritardo dei tempi di consegna e al rialzo dei prezzi della materia prima con cui anche noi operiamo: il legno.

Il panorama internazionale

Tutto parte dalle abbondanti nevicate nelle zone montane dell’emisfero boreale che hanno portato carenza di materiale e livelli di scorte molto bassi. A questo si è aggiunto un boom dell’edilizia nel Nord America a partire dagli ultimi mesi del 2020 che ha creato maggiore domanda rispetto alla disponibilità. Si sono verificate interruzioni nella fornitura di legname sudamericano agli Stati Uniti ed è stato attuato dalla Russia il divieto di esportazione, azione che ha colpito in particolare Cina, Finlandia e Stati baltici.

 

In Canada, inoltre, la produzione è diminuita del 13% nei primi cinque mesi del 2020 e di conseguenza, i fornitori di legno europei, in particolare Germania e parti della Scandinavia, hanno iniziato a guardare con interesse i mercati degli Stati Uniti ed anche quello cinese.

Le disposizioni anti Covid-19, contenendo i trasporti, in particolare tramite container, hanno causato difficoltà negli approvvigionamenti a livello globale. In Europa, la definitiva uscita del Regno Unito dalla Ue ha ulteriormente complicato e ritardato il transito dei container e delle merci.

Quali conseguenze?

In Europa il costo della materia prima è aumentato del 60-70% rispetto alle contrattazioni commerciali del 2020. Per fare un esempio, il legno lamellare, uno dei più usati, è passato da 400 a 700 euro al m³.

 

Si sta rivelando una missione pressoché impossibile organizzare l’approvvigionamento per i prossimi mesi, senza sapere se i prezzi continueranno a crescere, magari anche in modo importante, oppure si fermeranno a quelli attuali.

La conseguenza, quindi, è già sotto agli occhi di tanti: il rischio per le imprese produttrici è quello di non riuscire ad approvvigionarsi del materiale necessario per continuare la normale produzione e soddisfare tutte le richieste dei clienti, generando notevoli ritardi e disagi.

Come gestire le difficoltà

Per la nostra azienda è sempre stato molto importante garantire al cliente finale dei tempi di consegna certi e mantenere fede ai costi preventivati. La situazione attuale, però, si sta rivelando difficile da gestire per noi che ci troviamo a “subire” ritardi altrui.

 

 

Questa instabilità e metamorfosi del panorama internazionale per la fornitura della materia prima, è più destabilizzante del previsto.

Ad oggi abbiamo cercato di mantenere i nostri listini inalterati e il materiale che abbiamo a magazzino ci ha permesso di continuare ad offrire certezze ai clienti. Per il futuro stiamo organizzando piani di acquisto in accordo con i nostri clienti, così da avere la situazione il più possibile sotto controllo.